La famiglia e la maternità



L’ossessione del diritto religioso per "la famiglia"

Dopo ampi dibattiti a Pechino, la Piattaforma d’Azione riconosce che "esistono varie forme di famiglia" nei diversi sistemi culturali, politici e sociali e che "la maternità, l’essere genitori e il ruolo delle donne nella procreazione non debbono essere una base di discriminazione né limitare la piena partecipazione delle donne nella società" (Paragrafo 29.).

Tra le tattiche usate dalla Santa Sede per influenzare il tono del documento c’è stata quella di costellare il testo, ogni volta che era possibile, di riferimenti al "rafforzamento della famiglia" e "al sostegno della famiglia". La Santa Sede e gruppi religiosi conservatori hanno rivendicato la totale proprietà della "famiglia" e della "maternità", come avevano fatto in occasione di precedenti conferenze, compresa Pechino e la Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo del Cairo. Molti riferimenti alla famiglia chiesti dalla Santa Sede sono stati cancellati dal testo finale. I fondamentalisti hanno anche voluto vedere "la famiglia" definita come una famiglia nucleare composta da un uomo, da una donna e dai loro figli. Inoltre, hanno difeso l’idea che il contributo più importante delle donne alla società è quello della maternità e che c’è un grande bisogno di proteggere la famiglia in via di disgregazione.

I miglioramenti più rilevanti in quest’area a Pechino+5 sono:

Paragrafo 20.
Paragrafo 60.
Paragrafo 68g.
Paragrafo 82c.
Paragrafo 99j.

Commento: sebbene il documento faccia molti riferimenti alle donne come madri e al loro ruolo nelle famiglie, i riferimenti non sono così limitanti come molti avevano temuto in origine. Piuttosto che asserire che il ruolo principale delle donne nella società è la maternità, il Documento finale riflette la necessità di dedicarsi ai molteplici ruoli delle donne nel contribuire al benessere della famiglia nelle sue varie forme.

Tratto da: Pechino+5: rispetto, promozione e protezione delle diversità delle donne

Di Lisa Clarke e Cynthia Rothschild