Cosa si intende per lavoro minorile?*



La definizione di lavoro minorile è problematica. La Convenzione internazionale sui diritti dellInfanzia definisce fanciullo (minore) la persona di età compresa fra 0 e 18 anni. Lespressione lavoro minorile è però generalmente riferita al lavoro svolto dai ragazzi sotto i 15 anni, cioè sotto letà minima lavorativa stabilita dalla Convenzione n. 138 dellILO (1973). Il lavoro minorile può essere classificato secondo diversi criteri. Una prima si-gnificativa distinzione è quella tra bambini che lavorano alle dipendenze di terzi e bambini che lavorano allinterno della propria famiglia, spesso in attività agricole o artigianali. Il bisogno di braccia è motivato da povertà, mancanza di infrastrutture e garanzie sociali. Unaltra utile distinzione corre fra i casi meno gravi (child work) - per esempio il lavoro per alcune ore, in attività che non pregiudicano la salute psicofisica e quelli più gravi (child labour), in cui il bambino lavora a tempo pieno in attività nocive o dannose per il suo sviluppo fisico, sociale, psicologico e che gli impediscono di ricevere unistruzione. Infine, si può distinguere fra lavoro illegale e illecito. Per attività illecite si intendono quelle che infrangono soltanto le norme sul lavoro - età minima, assistenza, contratti, retribuzioni minime, ecc. Il lavoro illegale si riferisce invece al coinvolgimento in attività perseguibili penalmente: prostituzione, manovalanza in organizzazioni criminali, partecipazione a bande armate e eserciti irregolari.


Tratto da www.cepadu.unipd.it, Archivio Pace diritti umani, boll. 17-18 p.11