Risoluzione dell'assemblea generale sul cinquantesimo anniversario

 

Cinquantaduesima sessione

Risoluzione adottata dall'Assemblea Generale nella sua cinquantaduesima sessione 52/106.

Le Bambine

L'Assemblea Generale,

Tenute presenti le proprie risoluzioni 50 42 dell'8 Dicembre 1995, 50/154 del 21 Dicembre 1995,50/203 del 22 Dicembre 1995 e 51/76 del 12 Dicembre 1996,

Tenute presenti inoltre la Dichiarazione e Piattaforma d'Azione di Pechino della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne, la Dichiarazione di Copenhagen sullo Sviluppo Sociale e il Programma d'Azione del Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale, tenutosi a Copenhagen dal 6 al 12 Marzo 1995, il Programma d'Azione della Conferenza Internazionale su Popolazione e Sviluppo, tenutosi al Cairo dal 5 al 13 Settembre 1994, la Dichiarazione e il Programma d'Azione di Vienna della Conferenza Mondiale sui Diritti Umani, tenutasi a Vienna dal 14 al 25 Giugno 1993, il Piano d'Azione per l'attuazione della Dichiarazione Mondiale sulla Sopravvivenza, Tutela e Sviluppo dell'Infanzia negli anni '90 del Vertice Mondiale sull'Infanzia, tenutosi a New York il 29 e 30 Settembre 1990, la Dichiarazne Mondiale sull'Istruzione per Tutti e lo Schema d'Azione per far fronte alle Esigenze dell'Apprendimento di Base, adottato alla Conferenza Mondiale sull'Istruzione per Tutti, tenutasi a Jomtien, in Tailandia, dal 5 al 9 Marzo 1990, e la Dichiarazione e Agenda per l'Azione del Congresso Mondiale contro lo Sfruttamento Sessuale dell'Infanzia a fini di Lucro, tenutosi a Stoccolma dal 27 al 31 Agosto 1996,

Profondamente preoccupata perché le bambine, in particolare le adolescenti, continuano ad essere vittime silenziose e invisibili di violenza, abusi e sfruttamento, e perché alcuni ordinamenti giuridici non affrontano in modo adeguato la vulnerabilità delle bambine nell'amministrazione della giustizia, compresa l'esigenza di maggiore protezione delle bambine vittime e testimoni,

Tenuto presente che nel 1998 si celebrerà il cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e verrà effettuata la revisione di medio periodo sull'attuazione del Programma d'Azione della Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo e che la Commissione sulla Condizione della Donna nella sua quarantaduesima sessione esaminerà l'applicazione delle parti della Piattaforma d'Azione che riguardano le bambine e i diritti umani delle donne,

Prende atto con soddisfazione della nomina del Rappresentante Speciale del Segretario Generale sui bambini e i conflitti armati, ai sensi della parte II della risoluzione dell'Assemblea 51/77 del 12 Dicembre 1996,

Sottolineando che le discriminazioni e lo stato di abbandono subite dalle bambine possono essere l'avvio di una spirale discendente che dura tutta la vita, di privazioni ed esclusione dalle sedi centrali della vita sociale,

Profondamente preoccupata per le discriminazioni contro le bambine e la violazione dei diritti delle bambine, che spesso hanno come conseguenza un minore accesso delle bambine all'istruzione, al nutrimento, all'assistenza sanitaria fisica e mentale, e il fatto che le bambine godono di meno diritti, opportunità e vantaggi dell'età infantile e dell'adolescenza di quanto non avvenga per i maschi, e che spesso vengono sottoposte a varie forme di sfruttamento culturale, sociale, sessuale ed economico, nonché alla violenza e a pratiche dannose quali l'incesto, il matrimonio precoce, l'infanticidio delle femmine, la selezione prenatale del sesso del nascituro e le mutilazioni genitali femminili,

Profondamente preoccupata inoltre perché in situazioni di povertà, guerra e conflitti armati le bambine sono tra le vittime più colpite e viene così limitata la loro potenzialità di uno sviluppo pieno,

Preoccupata perché le bambine sono divenute vittime del virus HIV e dell'AIDS, e delle malattie sessualmente trasmissibili, che incidono sulla qualità della loro vita e le rendono esposte a ulteriori discriminazioni,

Riaffermando la parità dei diritti fra donne e uomini così come incardinata, inter alia, nel preambolo allo Statuto delle Nazioni Unite, nella Convenzione sull'Eliminazione di tutte le forme di Discriminazione contro le Donne e nella Convenzione sui Diritti dell'Infanzia,

  1. Sottolinea l'esigenza di una piena e urgente applicazione dei diritti delle bambine ai sensi di quanto garantito da tutti gli strumenti giuridici sui diritti umani compresa la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e la Convenzione sull'Eliminazione di tutte le forme di Discriminazione contro le Donne;
  2. Sollecita tutti gli stati a prendere tutte le misure necessarie e istituire riforme di legge per garantire il godimento pieno e paritario di tutti i diritti umani e libertà fondamentali da parte delle bambine e ad assumere iniziative efficaci contro le violazioni di questi diritti e libertà:
  3. Sollecita inoltre tutti gli stati ad adottare ed applicare leggi che proteggano le bambine da ogni forma di violenza, compreso l'infanticidio delle femmine e la selezione prenatale del sesso del nascituro, le mutilazioni genitali femminili, l'incesto, gli abusi sessuali, lo sfruttamento sessuale, la pornografia e la prostituzione infantile e a sviluppare programmi adattati alla loro età, sicuri e che garantiscano la riservatezza, e servizi di supporto medici, sociali e psicologici, per assistere le bambine che subiscono violenza;
  4. Chiede a tutti gli stati e le organizzazioni internazionali e non governative, a livello sia singolo che collettivo:
    1. di fissare obiettivi e sviluppare e applicare strategie sensibili alla differenza di genere, per affrontare il tema dei diritti e delle esigenze dell'infanzia, in linea con la Convenzione sui Diritti dell'lnfanzia, di tener conto dei diritti e delle esigenze particolari delle bambine, in particolare in materia di formazione, salute e alimentazione, e di eliminare gli atteggiamenti culturali e le pratiche negative contro le bambine;
    2. di intraprendere misure per garantire la non discriminazione e l'uguale godimento di tutti i diritti umani e libertà fondamentali delle bambine disabili;
    3. di costruire il consenso sociale attorno all'applicazione delle leggi sull'età minima del matrimonio, in particolare fornendo alle ragazze opportunità formative;
    4. di prestare attenzione ai diritti e alle esigenze delle adolescenti, che necessitano di un'azione specifica di tutela dagli abusi e dallo sfruttamento economico e sessuale, dalle pratiche tradizionali e culturali dannose, dalle gravidanze in adolescenza, e dalla vulnerabilità alle malattie sessualmente trasmissibili e al virus HIV e all'AIDS, e per lo sviluppo di capacità di vita e di autostima, riaffermando che l'avanzamento e l'acquisizione di responsabilità e di poteri (empowerment) delle donne in tutto il ciclo di vita devono iniziare dalle bambine di tutte le età;
    5. di assumere misure di sensibilizzazione sulle potenzialità delle bambine e di promuovere sin dalla prima infanzia una socializzazione dei bambini e delle bambine sensibile alla differenza di genere e mirata a ottenere l'equità fra i sessi, lo sviluppo e la pace nella famiglia e nella comunità;
    6. di garantire l'uguale partecipazione delle bambine e delle ragazze, in condizioni di non discriminazione e in partnership con i bambini e i ragazzi, alla vita economica e politica, allo sviluppo di strategie e all'attuazione di azioni mirate ad ottenere l'equità fra i sessi, lo sviluppo e la pace;
    7. di potenziare e riorientare l'educazione sanitaria e i servizi sanitari, in particolare i programmi di assistenza sanitaria di base, compresi quelli sulla salute sessuale e riproduttiva, e progettare programmi sanitari di qualità che rispondano alle esigenze fisiche e mentali delle bambine e soddisfano i bisogni delle giovani madri in gravidanza e in allattamento;

  5. Sollecita gli stati ad adottare e far rispettare con rigore leggi che assicurino che il matrimonio venga contratto solo con il pieno e libero consenso dei futuri sposi, e ad adottare e far rispettare con rigore leggi sull'età minima per il consenso e per il matrimonio e ove necessario ad innalzare il limite minimo d'età per il matrimonio;
  6. Sollecita inoltre gli stati ad eliminare tutte le barriere in modo tale da consentire alle bambine senza eccezione alcuna, di sviluppare pienamente le loro potenzialità e capacità attraverso un accesso paritario all'istruzione e alla formazione;
  7. Incoraggia gli stati a prendere in considerazione modi e mezzi per garantire la prosecuzione degli studi per le donne sposate, incinte e per le giovani madri;
  8. Sollecita gli stati ad adottare misure speciali per la tutela dell'infanzia, in particolare per proteggere le bambine dallo stupro e da altre forme di abuso sessuale e di violenza fondata sull'appartenenza di genere in situazioni di conflitto armato, dedicando un'attenzione particolare alle bambine rifugiate e sfollate, in linea con le raccomandazioni dell'esperto nominato dal Segretario Generale per studiare l'impatto dei conflitti sui bambini, e a tener conto delle esigenze specifiche delle bambine nell'erogazione di assistenza umanitaria;
  9. Sollecita gli stati contraenti ad adempiere agli obblighi da loro assunti in base alla Convenzione sui Diritti dell'lnfanzia e alla Convenzione sull'Eliminazione di tutte le forme di Discriminazione contro le Donne, di proteggere le donne e le bambine da tutte le forme di violenza, compresa la violenza domestica, la tratta sessuale e la prostituzione infantile;
  10. Sollecita gli stati ad applicare misure di protezione delle donne e delle bambine da tutte le forme di violenza, in linea con le raccomandazioni del Relatore Speciale della Commissione sui Diritti Umani sulla violenza contro le donne, le sue cause e le sue conseguenze;
  11. Richiede a tutti gli stati di applicare, con urgenza misure per proteggere i bambini e le bambine da tutte le forme di sfruttamento sessuale, comprese misure in linea con quelle delineate nella Dichiarazione e Agenda per l'Azione del Congresso Mondiale contro lo Sfruttamento Sessuale dell'Infanzia a fini di Lucro:
  12. Chiede ai governi, alla società civile, compresi i media e le organizzazioni non governative, di promuovere l'educazione ai deletti umani ed il pieno rispetto e godimento dei diritti umani delle bambine, inter alia, attraverso la traduzione produzione e diffusione di materiali informativi su questi diritti adatti ai diversi livelli di età a tutti i settori della società, ed in particolare ai bambini;
  13. Chiede ai governi di incoraggiare l'impegno della società civile, delle organizzazioni non governative comprese le organizzazioni delle donne, di creare gruppi di base o comitati locali che possano contribuire a garantire la sicurezza e il benessere dei bambini e delle bambine;
  14. Richiede al Segrtario Generale nella sua veste di Presidente del Comitato Amministrativo sul Coordinamento, di garantire che tutte le organizzazioni ed organismi del sistema ONU, singolarmente e collettivamente in particolare il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, I'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, il Programma Alimentare Mondiale, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, il Fondo di Sviluppo delle Nazioni Unite per le Donne, I'Organizzazione Mondiale della Sanità, I'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, tenuto conto dei diritti e delle esigenze particolari delle bambine, in particolare in materia di istruzione, salute e alimentazione ed eliminino le pratiche e gli atteggiamenti culturali negativi contro le bambine nell'attuazione dei risultati di tutte le recenti conferenze globali in particolare della Piattaforma d'Azione della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne, e del piano a medio termine trasversale a tutto il sistema ONU per il progresso delle donne nel periodo 1996
  15. Chiede alla Commissione sui Diritti i umani nell'esaminare, ai sensi delle conclusioni concordate 1996/1 del Consiglio Economico e Sociale, il proprio contributo alla Commissione sulla Condizione delle Donne su come garantire che le donne godano dei stessi diritti umani in modo paritario, in particolare dei diritti relativi alle risorse economiche, di dedicare particolare attenzione ai diritti umani delle bambine:
  16. Richiede a tutti gli organi preposti all'applicazione dei trattati sui diritti umani, alle procedure speciali e a tutti gli altri strumenti di tutela dei diritti umani della Commissione sui diritti umani e alla Sotto-Commissione sulla Prevenzione delle Discriminazioni e la Tutela delle Minoranze di adottare in modo permanente e sistematico un punto di vista di genere nell'esplicazione del proprio mandato e di includere nei propri rapporti informazioni e analisi quantitative sulle violazioni dei diritti umani delle donne e delle bambine, ed incoraggia una più folte cooperazione e coordinamento a questo fine:
  17. Chiede agli stati e alle organizzazioni internazionali e non governative di mobilitare tutte le necessarie risorse, sostegno e impegno per realizzare le finalità, gli obiettivi e le azioni strategiche stabilite dalla Piattaforma d'Azione della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne;
  18. Chiede a tutti gli stati, a tutte le organizzazioni e organi competenti del sistema ONU e alle organizzazioni non governative competenti di mettere in atto un impegno fattivo per gli obiettivi e le azioni che riguardano le bambine e di riferire sulle iniziative e i passi avanti compiuti alla Commissione sulla Condizione delle Donne nella sua quarantaduesima sessione, a seguito della decisione della Commissione di esaminare in quella sede i progressi compiuti nell'attuazione dei punti relativi alle bambine nella Piattaforma d'Azione della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne