Le adolescenti e i diritti umani
 

Nell'ottobre 1997 si è tenuto a Addis Abeba, in Etiopia, un incontro fra esperti sul tema “Le adolescenti e i loro diritti”. Organizzato dalla Divisione delle Nazioni Unite per il Progresso delle donne, dall'Unicef, dall'Unfpa e dalla Commissione Economica per l'Africa, l'incontro si è occupato di questi temi: 1) le adolescenti bisognose di speciale tutela; 2) la salute delle adolescenti, compresa la salute riproduttiva e sessuale e l'alimentazione; 3) creare un ambiente favorevole all'affermazione dei diritti umani e l'empowerment delle ragazze.
 
I partecipanti hanno concordato sull'urgenza di migliorare le condizioni di vita delle adolescenti, e di adottare e ratificare gli standard di diritti umani esistenti per la tutela dei loro diritti: le leggi, comprese quelle di diritto consuetudinario, dovranno essere conformi agli accordi internazionali. I partecipanti hanno inoltre raccomandato che vengano messi a punto programmi specifici, basati su una strategia integrata di prevenzione, protezione, partecipazione, recupero e riabilitazione. In questa iniziativa vanno coinvolti tutti i settori della società - compresi i gruppi di adolescenti o di giovani, le istituzioni comunitarie, le associazioni femminili e le organizzazioni religiose.
 

Tavola rotonda sulla salute riproduttiva degli adolescenti

Oggi quasi tutti i paesi riconoscono agli adolescenti il diritto di essere preparati ad affrontare i problemi della salute sessuale e riproduttiva. Molti hanno compiuto progressi significativi nel soddisfare il bisogno di informazione e servizi per i giovani. Ma per sostenere tali progressi occorre che certi atteggiamenti si modifichino, e che i programmi ricevano un maggiore appoggio. Sono alcune fra le conclusioni raggiunte da un gruppo di esperti e di attivisti dei settore in occasione di una tavola rotonda tenutasi a New York dal 14 al 17 aprile 1998.
 
Patrocinata congiuntamente dall'Unfpa, dalla Divisione delle Nazioni Unite per la Popolazione e dalla Fondazione Ford, la riunione ha affrontato il tema: "Salute e diritti sessuali e riproduttivi degli adolescenti: valutare l'impatto della Conferenza dei Cairo", ed è stata la prima di una serie di attività tese a valutare i progressi compiuti nell'attuazione dei Piano di Azione della Conferenza stessa. Scopo dell'incontro era valutare realizzazioni, esperienze fatte nel corso della realizzazione dei vari programmi e cambiamenti di politica riguardo alle esigenze degli adolescenti in materia di salute sessuale e riproduttiva, nonché avanzare raccomandazioni per il futuro.
 
Fra i partecipanti vi erano esperti governativi, Ong nazionali e internazionali, istituzioni accademiche e agenzie dell'Onu, nonché diversi giovani. Fra i temi affrontati: le modalità per offrire agli adolescenti servizi e informazione in materia di salute riproduttiva. Sono state inoltre discusse le esperienze di diversi paesi, analizzando successi e ostacoli, e si è parlato di come facilitare la promozione della salute, offrire servizi che siano veramente a portata dei giovani e coinvolgere questi ultimi nei programmi. Jane Fonda ha preso la parola in una sessione speciale dedicata alla prevenzione delle gravidanze fra le adolescenti.
 
La scarsità dei finanziamenti è stata individuata come il principale ostacolo all’espansione dell'informazione e dei servizi destinati agli adolescenti nonché alla ripetizione dei programmi più riusciti. I partecipanti hanno inoltre osservato che molti programmi trascurano le esigenze diversificate dei diversi gruppi di adolescenti, e che i giovani non sono sufficientemente coinvolti nella messa a punto dei programmi, nella loro attuazione e nella loro valutazione conclusiva.
 
La Tavola rotonda ha sottolineato la necessità di integrare fornitura di servizi e informazione, offrire consulenze di migliore livello, individuare strategie con un rapporto costilefficacia più elevato, allargare i progetti più riusciti, rendere più incisiva l'azione a favore dei diritti degli adolescenti, e soprattutto di far si che i programmi raggiungano i più emarginati.
 
La Dott.ssa Nafis Sadik, Direttore esecutivo dell'Unfpa, ha infine osservato che riconoscere e affrontare le esigenze degli adolescenti sessualmente attivi è ancora, in molti paesi, un compito estremamente delicato, ed è fra le raccomandazioni della Conferenza dei Cairo più difficili da attuare. "La cosa più ardua", ha detto, "è cambiare la mentalità di quanti pensano che offrire ai giovani informazione e servizi in materia di salute riproduttiva porti alla promiscuità. Dobbiamo trovare il modo", ha concluso, "per stabilire un dialogo con chi si oppone".