L’impegno dell’OMS per migliorare i dati sulla violenza contro le donne*



La Piattaforma d’azione di Pechino, adottata dalla quarta Conferenza mondiale sulle donne, afferma che l’assenza di dati e statistiche adeguate, disaggregate in base al sesso, sull’incidenza della violenza sulle donne rende difficile elaborare i programmi e monitorare i cambiamenti. La piattaforma raccomanda la promozione di ricerche e raccolte dati sulla diffusione delle diverse forme di violenza contro le donne, soprattutto della violenza domestica, e di ricerche relative alle cause, alla natura ed alle conseguenze della violenza contro le donne, ed all’efficacia delle misure applicate per prevenire e correggere questi abusi.a

In seguito alle raccomandazioni della Piattaforma d’Azione di Pechino, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riunito un gruppo di esperti per sviluppare un programma finalizzato a sradicare la violenza contro le donne.b Gli esperti hanno raccomandato all’OMS di istituire una banca dati sulla violenza contro le donne e sulla salute delle donne, e di sostenere la ricerca in campo internazionale per esplorare le dimensioni, le conseguenze per la salute e i fattori di rischio della violenza contro le donne. In risposta a queste raccomandazioni, l’OMS ha creato una banca dati sulla violenza contro le donne ed ha sviluppato un questionario e un insieme di linee guida per intraprendere ricerche a livello nazionale.

La banca dati dell’OMS sulla violenza contro le donne

La banca dati dell’OMS sulla violenza contro le donnec mette insieme i dati e le informazioni provenienti dagli studi sulla violenza fisica o sessuale contro le donne ad opera di un partner (o ex partner).

Per individuare rilevanti per la banca dati, l’OMS fa affidamento su un’estesa rete globale di organizzazioni governative e non governative, ed anche di singoli ed istituzioni, per reperire la letteratura difficilmente accessibile e inedita. I materiali sono anche tratti dalla rete mondiale di Internet e dai più di 3.500 giornalisti elencati in Medline e Sociofile. Per essere inserite nella banca dati, le ricerche devono basarsi su un campionamento casuale o quasi casuale e fornire una descrizione esaustiva delle metodologie utilizzate.

La bibliografia della banca dati contiene numerosi articoli, rapporti e ricerche quantitative. I materiali presentati nella banca dati, compresa la bibliografia, possono essere reperiti gratuitamente dai paesi in via di sviluppo, tramite una collaborazione con POPLINE.d

La banca dati dell’OMS contiene anche informazioni sulle conseguenze per la salute della violenza contro le donne, che saranno utilizzate per condurre un’analisi sistematica delle diverse conseguenze per la salute della violenza subita. Queste ed altre pubblicazioni dell’OMS sulla violenza contro le donne saranno disponibili sul sito Internet dell’OMS.

Il Protocollo di ricerca multi-nazionale dell’OMS sulla salute delle donne e la violenza domestica

Il protocollo di ricerca multi-nazionale dell’OMS sulla salute delle donne e la violenza domestica è finalizzato a:

Inoltre, il protocollo è finalizzato a:

Ottenere un maggior numero di dati sulla violenza contro le donne è cruciale per migliorare la comprensione del problema. Tuttavia, il crescente interesse verso la ricerca solleva importanti sfide etiche e metodologiche. È essenziale promuovere l’accesso alle informazioni, garantendo al contempo che le donne non corrano alcun rischio e che vengano rispettati alcuni principi etici. A causa della natura del problema, le istanze di sicurezza, riservatezza e preparazione adeguata degli intervistatori rivestono la massima importanza.f

Ciascun paese che partecipa alla ricerca raccoglie dati dal suo centro urbano principale e da una provincia composta sia da comunità urbane che da comunità rurali. In ogni località, si utilizza un campionamento a grappolo per selezionare casualmente i nuclei familiari, e all’interno di ciascun nucleo familiare, si seleziona casualmente una donna dai 15 ai 45 anni per l’intervista. Il questionario principale sviluppato dall’OMS viene pre-testato in ciascun paese. Inoltre sono stati prodotti i materiali di formazione per gli intervistatori e formati i supervisori ed il personale addetto all’immissione dei dati.

La partecipazione attiva delle ONG locali è un fattore chiave per applicare efficacemente questa ricerca e garantire che i suoi risultati vengano utilizzati per l’intervento e per cambiare le politiche in materia. La ricerca dell’OMS viene intrapresa in collaborazione con le istituzioni locali.g Il team di ciascun paese è composto da organizzazioni locali di ricerca (ad es. università o centri di studi demografici) o dall’istituto statistico nazionale e da un’organizzazione di donne che si occupa dei problemi legati alla violenza contro le donne.





NOTE

a Cfr. Nazioni Unite, Report of the Fourth World Conference on Women, Pechino, 4-15 settembre 1995 (United Nations publication, Sales No. 96.IV.13), cap. 1, risoluzione 1, allegato I.

b OMS, "Violence against women", consulenza OMS, Ginevra 5-7 febbraio 1996.

c Le informazioni della banca dati si possono reperire anche sul sito Internet dell’OMS, http://www.who.int/violence_injury_prevention/
d Le informazioni sulla popolazione sono reperibili in rete su http://www.jhuccp.org/popline.

f Cfr. OMS, "Multi-country study of women’s health and domestic violence protocol".

g I paesi coinvolti e le istituzioni nazionali che fanno parte di ciascun team di ricerca sono i seguenti:
Bangladesh: International Centre for Diarroheal Disease Research e Nariphoko; Brasile: Dipartimento di Medicina preventiva, Facoltà di Medicina e Scuola di Salute Pubblica, Università di San Paolo, Coletivo Feminista Sexualidade y Saude Corpo, Recife; Giappone: Scuola di lavoro sociale, Università di Michigan, Dipartimento di Ricerca sulle Dinamiche Demografiche, Istituto Nazionale di Ricerca Demografica e sulla Previdenza Sociale, Tokyo, Centro Donne di Kanagawa; Namibia: Ministero della Sanità e dei Servizi Sociali, Women and Child Protection United, Ufficio Statistico centrale dell’Ospedale di Fatatura, Commissione di Pianificazione Nazionale e Università della Namibia; Perù: Centro de la Mujer Peruana Flora Tristan e Centro de Salud Publica, Universitaad Peruana Cayetano Heredia; Repubblica Unita di Tanzania: Università di Scienze della Salute di Muhibili (in programma); Tailandia: Istituto per la Ricerca Demografica e Sociale, Università di Mahidol e Fondazione per le donne, Bangkok. La ricerca viene anche portata avanti nelle isole Samoa da parte del Segretariato della Comunità del Pacifico, con il sostegno dell’UNFPA.

 

* Tratto da The world’s women 2000. Trends and statistics", a cura dell’Ufficio statistico delle Nazioni Unite, New York 2000. Versione italiana a cura della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità.