Le domande più frequenti sulla Convenzione del 1951*



Qual è limportanza della Convenzione?
Si tratta del primo vero accordo internazionale che copre gli aspetti più fondamentali della vita del rifugiato. Sancisce una serie di diritti umani basilari che devono essere almeno equivalenti alle libertà di cui godono gli stranieri legalmente residenti in un determinato paese e in molti casi anche alle libertà di cui fruiscono gli stessi cittadini del paese. La Convenzione riconosce lambito internazionale delle crisi dei rifugiati e la necessità di una cooperazione internazionale sulla questione, compresa una suddivisione degli oneri nellaffrontare i problemi.

Cosa è contenuto nella Convenzione del 1951?
La Convenzione fornisce una definizione del termine rifugiato, definisce i diritti dei rifugiati, comprese le libertà di religione e di movimento, il diritto al lavoro, allistruzione allaccesso a documenti di viaggio, ma stabilisce anche gli obblighi dei rifugiati nei confronti del paese ospitante. Un postulato chiave stabilisce che i rifugiati non possono essere rimpatriati, il non-refoulement, in un paese dove corrono rischi di persecuzione. Identifica inoltre le persone e i gruppi di persone non coperti dalla Convenzione.

Cosa dispone il Protocollo del 1967?
Il Protocollo rimuove le limitazioni temporali e geografiche fissate dal testo originario della Convenzione, che essenzialmente consentiva di fare richiesta per lo status di rifugiato esclusivamente a cittadini Europei coinvolti in eventi antecedenti il 1° gennaio 1951.

Chi è un rifugiato?
LArticolo 1 della Convenzione definisce rifugiato una persona che si trova fuori dal proprio paese di nazionalità o dalla propria residenza abituale, che ha un ben fondato timore di essere oggetto di persecuzione per motivi razziali, religiosi, nazionali, di appartenenza ad un particolare gruppo sociale o dopinione politica; ed è impossibilitato o non vuole avvalersi della protezione del suo stesso paese, o ritornarvi per il timore di persecuzioni.

Cosè la protezione?
I governi sono responsabili di imporre losservanza della legge. Quando non sono in grado o non sono disponibili a farlo, situazione che spesso si verifica duranti i conflitti e le guerre civili, le persone che si vedono minacciate nei propri diritti fondamentali, abbandonano le proprie case, spesso per recarsi in un altro paese dove potranno essere classificate come rifugiati ed avere salvaguardati i propri diritti.

Chi protegge i rifugiati?
I paesi ospitanti sono i principali responsabili della protezione dei rifugiati ed i 140 firmatari della Convenzione e/o del Protocollo sono obbligati a rispettarne il disposto. LUNHCR esercita una funzione di controllo su questi obblighi ed interviene se necessario a garantire che i veri rifugiati ottengano lasilo e non vengano rimpatriati forzatamente in paesi dove le loro vite potrebbero essere a rischio. LAgenzia cerca anche di assistere i rifugiati a ricostruirsi una nuova vita, sia attraverso lintegrazione locale, che il ritorno volontario nella propria terra natale o, se questo dovesse essere impossibile, attraverso il loro reinsediamento in un paese terzo.

La Convenzione mantiene la propria rilevanza nel nuovo millennio?
Sì. È stata originariamente adottata per affrontare le conseguenze della seconda guerra mondiale in Europa e le crescenti tensioni politiche est-ovest. Ma anche se nei decenni successivi la natura dei conflitti e le tendenze migratorie sono cambiate, la Convenzione ha dato prova di una notevole resistenza nel contribuire a proteggere circa 50 milioni di persone venutesi a trovare nelle condizioni più disparate. Finché esisteranno le persecuzioni di persone e gruppi di popolazione la Convenzione continuerà ad essere necessaria.

La Convenzione serve a regolare i movimenti migratori?
No. Milioni di migranti economici e di altro tipo hanno approfittato dei progressi nelle comunicazioni degli ultimi decenni per cercare una nuova vita migliore in altri paesi, perlopiù occidentali. Tuttavia non vanno confusi, come a volte avviene, con i veri rifugiati che fuggono da persecuzioni che minacciano le proprie vite, e non da mere difficoltà economiche. Le moderne tendenze migratorie possono essere estremamente complesse e fondere migranti economici, rifugiati ed altre persone. I governi affrontano un compito molto difficile nel distinguere tra i diversi gruppi e trattare i rifugiati nel modo appropriato attraverso procedure di asilo eque e certe.

Qual è la differenza tra rifugiati e migranti economici?
Un migrante economico generalmente abbandona un paese volontariamente per cercare una vita migliore. Dovesse decidere di tornare in patria continuerebbe ad usufruire della protezione del proprio governo. I rifugiati fuggono a causa di minacce di persecuzione e non possono tornare in sicurezza alle proprie case nelle circostanze allo stato dei fatti.

La Convenzione copre anche gli sfollati interni?
Non specificamente. I rifugiati sono persone che hanno attraversato una frontiera internazionale per entrare in un secondo paese alla ricerca di un rifugio. Le persone sfollate allinterno del proprio paese (IDP, Internally Displaced Persons) possono essere fuggite per ragioni analoghe, ma rimangono allinterno del proprio territorio e sono quindi ancora soggetti alle leggi di quello stato. In alcune crisi specifiche lUNHCR assiste milioni di sfollati, ma non tutti i circa 20-25 milioni di IDP stimati nel mondo. Un ampio dibattito internazionale è attualmente in corso su come meglio proteggere e da chi far proteggere questa categoria di persone sradicate.

Può la Convenzione risolvere i problemi dei rifugiati?
Si diventa rifugiati, sia su base individuale che come parte di un esodo di massa, a causa di problemi politici, religiosi, militari e di altra natura nel proprio paese. La Convenzione non è stata concepita per affrontare alla radice questi problemi, ma piuttosto per alleviarne le conseguenze, offrendo alle vittime un certo grado di protezione giuridica internazionale ed altri tipi di assistenza per consentire loro di ricostruirsi una nuova vita. La protezione può contribuire ad una soluzione generale delle crisi, ma con il drammatico aumento dei rifugiati registrato negli ultimi decenni è diventato chiaro che lattività umanitaria non può agire da surrogato per lazione politica nello scongiurare e risolvere le future crisi.

Quali sono gli obblighi del rifugiato?
Ai rifugiati è richiesto il rispetto delle leggi e delle regole dei propri paesi dasilo.

Un paese firmatario della Convenzione è tenuto a concedere asilo permanente a tutti i rifugiati?
La Convenzione non fornisce una protezione automatica o permanente. Vi saranno situazioni in cui i rifugiati saranno permanentemente integrati nel proprio paese dasilo, ma può anche succedere che una persona cessi di essere un rifugiato quando le basi per il proprio stato di rifugiato cessano di esistere. Il rimpatrio volontario dei rifugiati ai propri paesi dorigine è la soluzione preferita dellUNHCR, ma solo quando le condizioni di sicurezza consentono un ritorno nello stato.

Chi non rientra nellambito della Convenzione?
Le persone che hanno commesso crimini contro la pace, crimini di guerra, crimini contro lumanità o gravi crimini di natura non politica al di fuori del paese dove viene chiesto rifugio.

Può un soldato essere un rifugiato?
Il rifugiato è per definizione un civile. Ex soldati possono essere qualificati come rifugiati, ad esempio, ma una persona che continua a prendere parte ad attività militari non può essere presa in considerazione per la concessione dellasilo.

Possono i paesi non aderenti alla Convenzione negare lingresso ai richiedenti asilo?
Il principio del non-refoulement il divieto del respingimento forzato di persone dove queste rischiano persecuzioni - rientra nellambito del diritto internazionale consuetudinario ed è vincolante per tutti i paesi. Nessun governo può quindi espellere una persona in queste circostanze.

Chi o cosa è un agente di persecuzione?
Il termine si riferisce ad una persona od organizzazione governi, ribelli o altri gruppi - che costringono le persone a fuggire dalle proprie case. Lorigine della persecuzione non deve essere tuttavia decisiva nel determinare se una persona ha il diritto di ottenere lo status di rifugiato. Ciò che è importante è se la persona merita protezione per via del fatto che questa non è disponibile nel paese dorigine.

Cosè la protezione temporanea?
Le nazioni a volte offrono protezione temporanea quando devono gestire un improvviso afflusso di persone, come avvenne durante il conflitto nellex Jugoslavia nei primi anni 90, che rischia di travolgere i propri normali sistemi di asilo. In queste circostanze le persone possono essere celermente ammesse in paesi sicuri, ma senza alcuna garanzia di asilo permanente. Quindi la protezione temporanea può operare a vantaggio sia dei governi che dei richiedenti asilo in circostanze specifiche. Ma si tratta di uno strumento che si aggiunge, e non si sostituisce, alle più generali misure di protezione offerte dalla Convenzione, tra cui lasilo per i rifugiati.

Vi sono dei paesi, ad esempio in Europa, che vengono sommersi dai richiedenti asilo?
Diversi paesi del mondo, compresi alcuni in Europa, ritengono di essere travolti dai richiedenti asilo. È vero che i numeri sono cresciuti inesorabilmente negli ultimi decenni in alcune zone del mondo, ma le preoccupazioni dei singoli stati sono relative. Cè da considerare che alcune nazioni dellAfrica e dellAsia stati con risorse ben più scarse dei paesi industrializzati- a volte ospitano un maggior numero di rifugiati per periodi di tempo più lunghi.

Ladesione alla Convenzione può avere un effetto traino sul crescente numero di richiedenti asilo?
No. Alcuni degli stati che ospitano le più grandi popolazioni di rifugiati non aderiscono agli strumenti per la protezione dei rifugiati. Sono le considerazioni geopolitiche e i legami famigliari ad esercitare un ruolo più importante in merito per quanto riguarda lattrattiva della destinazione.

Ladesione alla Convenzione mina la sovranità dello stato?
La sovranità non è mai assoluta. Le relazioni internazionali impongono un livello ragionevole ed accettabile di compromesso. Gli strumenti a favore dei rifugiati conciliano gli interessi dello stato con lesigenza della protezione. La concessione dellasilo, ad esempio, non è parte integrante degli strumenti a favore dei rifugiati, ma viene lasciata alla discrezione dei singoli governi.

Può un paese essere dichiarato sicuro nel senso che non può produrre rifugiati?
No. Devono essere prese in considerazione anche le richieste avanzate da cittadini di stati dove non esiste generalmente un reale rischio di persecuzione. Queste richieste possono essere canalizzate attraverso una procedura accelerata, a patto che al richiedente asilo venga concessa la possibilità di far valere le proprie istanze.


*Articolo tratto da: "Rifugiati" pubblicazione dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, edizione italiana, n. 3/2001, pag. 16-17.

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