Il diritto allassistenza alla salute riproduttiva



L'accesso all'assistenza sanitaria, compresi i servizi per la salute riproduttiva, è un diritto fondamentale ai sensi della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw). Lart. 12 obbliga gli stati a eliminare le discriminazioni nellaccesso ai servizi sanitari lungo tutto larco della vita, specie nei settori della pianificazione familiare e della maternità, e nel periodo post-natale.
Nel 1999 il Comitato sulleliminazione delle discriminazioni contro le donne ha elaborato una Raccomandazione generale sullart. 12 della Cedaw. Tra i punti chiave:
I paesi membri dovrebbero attuare un vasto piano nazionale per promuovere la salute delle donne lungo tutto larco della vita. Un piano che comprenda interventi mirati sia alla prevenzione che alla cura delle malattie e dei disturbi femminili, che affronti il problema della violenza di genere e garantisca a tutte le donne laccesso a una gamma completa di servizi sanitari di alta qualità a prezzi contenuti, compresi quelli per la salute sessuale e riproduttiva.
Gli stati contraenti dovrebbero stanziare adeguate risorse finanziarie, umane e amministrative per garantire che la salute delle donne riceva una quota del bilancio sanitario generale paragonabile a quella destinata alla salute degli uomini, tenuto conto delle diverse esigenze sanitarie.
In particolare, gli stati firmatari della Cedaw sono sollecitati a:
• concepire tutte le politiche e i programmi sanitari destinati alle donne in una prospettiva di genere; coinvolgere le donne nella pianificazione, attuazione e monitoraggio della fornitura dei servizi sanitari;
• eliminare ogni ostacolo allaccesso delle donne ai servizi sanitari, allistruzione e allinformazione, anche nel campo della salute sessuale e riproduttiva, e stanziare risorse per programmi volti a prevenire e curare le malattie a trasmissione sessuale, compreso lHiv/Aids fra gli/le adolescenti;
• dare priorità alla prevenzione delle gravidanze indesiderate per mezzo della pianificazione familiare e delleducazione sessuale, e ridurre i tassi di mortalità materna per mezzo di servizi per la maternità e lassistenza prenatale. Ove possibile, le leggi che penalizzano laborto vanno emendate al fine di eliminare le misure punitive contro le donne che vi ricorrono;
• monitorare i servizi sanitari forniti alle donne da organizzazioni pubbliche, non governative e private, per garantire accesso e qualità dellassistenza uguali per tutti;
• richiedere a tutti i servizi sanitari di rispettare i diritti umani delle donne, compreso il diritto allautonomia, alla privacy, alla confidenzialità, al consenso e alla scelta informati;

• garantire che i programmi di formazione degli operatori sanitari siano condotti in una prospettiva di genere e comprendano corsi estesi e obbligatori sulla salute e i diritti umani delle donne e in particolare sulla violenza di genere.


Tratto da Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2000 dellUNFPA. Edizione italiana a cura di AIDOS.