Il problema delle risorse*


Alla Conferenza del Cairo su popolazione e sviluppo del 1994 si è stimato che i programmi per la salute riproduttiva e la pianificazione familiare avrebbero richiesto 15,2 miliardi di dollari l'anno nel 2000 con un incremento progressivo fino a 19,9 miliardi di dollari nel 2015. La prevenzione dell'AIDS avrebbe richiesto una spesa di 1,3 miliardi di dollari l'anno nel 2000, e di 1,5 miliardi di dollari nel 2010 e nel 2015. Ricerche di base, analisi dei dati e delle politiche sanitarie dovrebbero costare mediamente oltre 400 milioni di dollari l'anno fra il 2000 e il 2015 (con ampie variazioni collegate alle date dei censimenti).
La somma totale prevista passerà dai 17 miliardi di dollari l'anno del 2000 ai 21,7 del 2015. I paesi in via di sviluppo dovranno coprire fino a due terzi di tali costi, e la cifra residua dovrà essere fornita dall'assistenza internazionale allo sviluppo.
Tali stime comprendono la prevenzione dell'AIDS, ma si è dovuto prendere atto che cura e assistenza dei sieropositivi richiedono ulteriori fondi poiché l'epidemia è dilagata molto più velocemente di quanto avesse previsto la Conferenza del Cairo, per cui le risorse necessarie per ridurne l'impatto saranno molto più ingenti.
Ci sono anche altri servizi per la salute riproduttiva assolutamente necessari. La mortalità materna non è diminuita nella misura indicata dalla Conferenza del Cairo. Poco meno del 50% di tutte le nascite avviene senza l'assistenza di personale qualificato. Mancano fondi per il trasporto l'assistenza ostetrica d'emergenza. Occorre inoltre dare maggiore rilievo ai programmi per la salute sessuale e riproduttiva degli adolescenti e al coinvolgimento degli uomini come utenti dei servizi per la salute riproduttiva e partner solidali.
Le stime delle risorse necessarie per l'espansione dei servizi per la salute riproduttiva corrispondono all'aumento previsto nella richiesta di contraccettivi, calcolato in base al numero crescente di persone in età riproduttiva e alla progressiva diminuzione del numero di donne e coppie che desiderano posporre o evitare la nascita di un figlio, ma non utilizzano contraccettivi (i cosiddetti bisogni non soddisfatti).13 In occasione delle verifica quinquennale dell'attuazione delle raccomandazioni della Conferenza del Cairo, è stato proposto un nuovo obiettivo: l'eliminazione dei bisogni non soddisfatti entro il 2015. Ciò comporterà un aumento delle risorse e un maggiore impegno a livello sia nazionale che internazionale.
Eliminare i bisogni non soddisfatti non significa solo dare l'accesso ai servizi. Molte donne non praticano la contraccezione per timore degli effetti collaterali dei metodi disponibili, per preoccupazioni culturali legate a determinati metodi (ad esempio, l'alterazione dei flussi mestruali) o per la disapprovazione del coniuge o della comunità. Per superare queste preoccupazioni occorrono investimenti per ampliare la scelta dei metodi anticoncezionali disponibili, finanziare ricerche per ridurre gli effetti collaterali dei metodi esistenti e migliorare la formazione del personale dei consultori.

Valutare i costi dell'inazione
Le risorse attualmente disponibili per i programmi per la salute riproduttiva e il controllo demografico ammontano a una cifra molto inferiore a 17 miliardi di dollari, cifra di cui, secondo la Conferenza del Cairo, sarebbe stato necessario disporre entro il 2000. Mentre i paesi in via di sviluppo hanno già messo a disposizione una buona parte della propria quota, il sostegno da parte dei donatori internazionali non raggiunge ancora il 50% dei 5,7 miliardi di dollari richiesto entro il 2000.
La carenza delle risorse ha cominciato anche a incidere sul lavoro di ricerca e raccolta dati necessario per consentire ai vari paesi di valutare l'impatto delle politiche di sviluppo, monitorare i progressi e stabilire gli interventi prioritari.

Gli effetti dell'insufficienza dei finanziamenti sono già evidenti: il tasso di fecondità è diminuito meno di quanto sarebbe accaduto se un maggior numero di coppie e individui fosse stato in grado di scegliere liberamente le dimensioni della propria famiglia. I costi del ritardo negli interventi sono destinati ad aumentare rapidamente in un prossimo futuro.



Tratto dal Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2001 dell’UNFPA, edizione italiana a cura di AIDOS.