La relatrice speciale sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie*



Mandato e cornice legale
La relatrice speciale sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie è stato nominato nel 1982 per esaminare problemi legati alle esecuzioni sommarie o arbitrarie. Come spiega la relatrice speciale, le esecuzioni sommarie o arbitrarie includono casi relativi a:

1. La pena di morte, laddove la sentenza di morte venga pronunciata in seguito ad un processo irregolare, in cui siano stati violati i diritti di appello, o di invocare la grazia o alla commutazione della pena, o in cui il condannato sia un minore, una persona metalmente ritardata o con disturbi psichiatrici, o una donna incinta;
2. Minacce di morte e paura di esecuzioni extragiudiziali immediate da parte di fuzionari di governo, di gruppi paramilitari, o di privati cittadini o gruppi che cooperano con il governo o che sono da esso tollerati;
3. Decessi di persone detenute, dovuti a torture, negligenza, uso della violenza, o condizioni di detenzione che mettono in pericolo la vita dei prigionieri;
4. Decessi dovuti allutilizzo eccessivo della forza da parte dei rappresentanti delle forze dellordine e della magistratura o da parte di privati cittadini che agiscono con il consenso diretto o indiretto del governo;
5. Decessi dovuti ad attacchi delle forze di sicurezza dello Stato, o di gruppi paramilitari o squadroni della morte, o di altre forze private che cooperano con il governo o che sono da esso tollerate;
6. Casi di morte durante un conflitti armato, soprattutto se riguardano civili o persone non coinvolte nel conflitto;
7. Espulsioni, violazione del principio di non-refoulment, o reimpatri di persone verso un paese o un luogo in cui le loro vite siano in pericolo, e la chiusura delle frontiere nazionali, impedendo alle persone le cui vite sono in pericolo di uscire da un paese per chiedere asilo;
8. Genocidio;
9. Mancato rispetto dellobbligo di indagare sulle denunce di violazione del diritto alla vita e di consegnare i responsabili alla giustizia;
10. Mancato rispetto dellobbligo di fornire il risarcimento adeguato in caso di violazione del diritto alla vita.


La cornice legale delle attività del relatore speciale include le garanzie legate ai diritti alla vita, allintegrità, alla sicurezza della persona, e ad un giusto processo, sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti umani (UDHR), dal Patto Internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), dalla Convenzione contro la tortura e tutti gli altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti (CAT), dalle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949, e dai protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra del 1977. I princìpi sullefficacia della prevenzione e delle indagini in materia di esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, chiariscono nei dettagli gli obblighi dei governi per quanto riguarda la prevenzione, le indagini, la persecuzione dei reati ed i risarcimenti alle famiglie ed alle persone a carico delle vittime.

Altri standard significativi in materia si trovano anche nelle Garanzie alle persone condannate a morte ed in altri strumenti ONU legati allamministrazione della giustizia, come i Principi Fondamentali sulluso della forza e delle armi da fuoco da parte dei rappresentanti delle forze dellordine e della magistratura. Le norme relative alla pena di morte comprendono lArticolo 6 dellICCPR, in base al quale la pena di morte andrebbe applicata solo per i crimini più gravi e non può essere imposta a persona che era minorenne allepoca dei fatti nè ad una donna incinta, e lArticolo 1 del secondo protocollo facoltativo dellICCPR, che invoca labolizione della pena di morte.

Applicazione del mandato
La relatrice speciale si occupa di casi per i quali sono ancora in corso indagini, processi di primo grado, o processi dappello. Egli ha frequentemente promosso appelli urgenti che riguardavano casi di minacce di morte o casi di esecuzioni programmate. Nella maggior parte dei casi riferiti le vittime erano oppositori politici dei governi, sindacalisti, giornalisti ed altre persone prese di mira per via delle loro attività politiche. Gli atti di violenza collettiva, in cui il governo viene meno al suo dovere di indagare e perseguire i responsabili degli omicidi, sono oggetto di crescente attenzione da parte del relatore speciale. Gli abusi compiuti da gruppi armati che agiscono senza il consenso o lacquiescenza del governo non rientrano nel mandato.

La relatrice speciale ha ribadito più volte il dovere dei governi di abolire limpunità per le esecuzioni sommarie o arbitrarie. Questo dovere comprende i seguenti obblighi:

• Portare avanti indagini esaurienti ed imparziali sulle denunce di violazioni del diritto alla vita;
• Identificare, portare in giudizio e punire i responsabili;
• Garantire un risarcimento alle vittime o alle loro famiglie; e
• Prendere misure efficaci per evitare il ripetersi delle violazioni.

Egli ha inoltre sottolineato il dovere dei governi di consentire lo svolgimento di indagini internazionali imparziali sulle denunce di esecuzioni sommarie o arbitrarie, e di cooperare con tali indagini.

Integrazione dei diritti umani delle donne
La CHR ha chiesto al relatore speciale di assumere un punto di vista di genere nel suo lavoro. Le denunce che coinvolgono donne rappresentano una piccola percentuale dei casi riferiti dal relatore speciale, secondo il quale questo andamento riflette la limitata partecipazione delle donne alla vita politica ed economica. Egli ha osservato che, nelle situazioni in cui le donne partecipano attivamente alla vita pubblica, esse subiscono da parte delle autorità di governo abusi simili a quelli vissuti dagli uomini1.

Tra le tipologie di casi riferite dal relatore speciale, quelli che coinvolgono più frequentemente le donne sono le uccisioni di, o le minacce di morte rivolte a giornaliste, sindacaliste, ed attiviste per i diritti umani. La relatrice speciale ha anche riferito casi di denunce che coinvolgevano donne condannate a morte per adulterio, e donne prese di mira per via della loro relazione coniugale, o di altra natura, con uomini perseguitati dalle forze di sicurezza. Infine, egli ha osservato che le donne vengono spesso uccise in situazioni di conflitto armato, rivolte, e insurrezioni.

Oltre a queste tipologie di casi, possono essere presentate al relatore speciale denunce che ricadono nelle 10 categorie sopraelencate, come:

• Lespulsione di donne vittime della tratta, verso un luogo in cui le loro vite sono in pericolo;
• La mancata prevenzione dei delitti donore compiuti dagli uomini verso le loro mogli o verso altri membri della propria famiglia, o una mancata risposta adeguata a tali delitti;
• Sentenze di morte emesse da tribunali di diritto consuetudinario al di fuori del processo giudiziario ordinario;
• Sentenze di morte emesse da tribunali legalmente costituiti nellambito di un processo giudiziario ordinario, senza rispettare le garanzie internazionali applicabili alla pena di morte o relative al diritto ad un giusto processo;
• Omicidi di donne per mano del marito o di altri familiari;
• Minacce di morte in situazioni in cui gli omicidi sono ampiamente impuniti, compresa la tendenza ricorrente delle autorità a non indagare e non perseguire i responsabili.


In una comunicazione al relatore speciale, sarebbe opportuno inserire le seguenti informazioni, in aggiunta alle informazioni basilari illustrate nellintroduzione:

• Le attività della vittima, sul piano professionale e/o di altro genere, che abbiano attinenza con lomicidio o la minaccia di morte; e
• Nei casi di condanna a morte, i testi delle sentenze, le informazioni sui problemi legati alle procedure per un giusto processo, ed i testi delle leggi attinenti al caso.

Le attività del relatore speciale contribuiscono a portare allattenzione internazionale i singoli casi e le azioni che andrebbero intraprese per prevenire e punire le esecuzioni sommarie o arbitrarie. Questo mandato può servire come strumento particolarmente utile per affrontare la questione dellimpunità delle uccisioni sommarie o arbitrarie di donne.



* Tratto da Promuovere la trasparenza per i diritti umani delle donne. Lavorare con gli organismi tematici speciali della Commissione sui Diritti Umani. Integrare un punto di vista di genere nel lavoro dei relatori speciali e dei gruppi di lavoro della commissione sui diritti umani, a cura dellUfficio dellAlto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite.



Per approfondire

LINK

Dichiarazione universale dei diritti umani
Convenzione sui diritti civili e politici
Convenzione contro la tortura
Convenzione di Ginevra per la protezione delle persone civili in tempo di guerra

1footnote * E/CN. 4/1996/