La denuncia dell'ONU

Sesso e aiuti
Profughe bambine ricattate in Africa*


ABIDJAN - Una denuncia pesantissima quella contenuta in un rapporto redatto da Save the Children e dall'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati: in Africa occidentale i profughi, per ottenere aiuti, sono soggetti a ricatti sessuali da parte di chi lavora per le agenzie di volontariato.

Il rapporto sarà reso pubblico il prossimo mese, ma il suo contenuto è così esplosivo che alcuni dettagli sono già trapelati: sarebbero coinvolti '40 agenzie e 67 impiegati, con tutta probabilità solo locali.

Per raccogliere i dati sono state intervistate 1500 ragazze, molte delle quali al di sotto dei 18 anni. I loro racconti sono stati raccapriccianti. «Ci avevano segnalato alcuni casi ma pensavamo che fossero sporadici. La vera sorpresa per noi sono le dimensioni del fenomeno -ha spiegato Jane Gibril, direttrice dei programmi dì Save the Children per la Liberia e la Costa d'Avorio - Il rapporto illustra molto chiaramente come vengano richieste prestazioni sessuali in cambio di cibo, medicine, una sistemazione più confortevole».

Centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa delle guerra che sta devastando da anni Sierra Leone, Liberia e Guinea Gente che può sopravvivere solo grazie agli aiuti umanitari distribuiti dalla agenzie. I ragazzini sono i più colpiti dai conflitti: vengono rapiti, violentati, arruolati in gang al servizio di questo o quel signore della guerra. Molte ragazzine sono costrette a prostituirsi per sopravvivere alla povertà e all'indigenza.

I caschi bianchi dell'Ecowas (i peacekeeper della comunità economica dell'Africa Occidentale) sono i più attivi nello sfruttare la loro posizione per avere in cambio prestazioni sessuali. Il fenomeno era stato già denunciato anni fa e secondo il rapporto continua e fiorisce tutt'ora.

Rende la situazione ancora più drammatica il fatto che la maggior parte dei rapporti sessuali così ottenuta avviene senza l'uso del preservativo, con conseguenze devastanti sulla diffusione dell'Aids.

Causa principale del fenomeno è la terribile povertà in cui versano i profughi nei campi. Spesso sono gli stessi genitori a offrire le proprie figlie: questo è il solo mezzo per sopravvivere.


* Tratto da: Corriere della Sera, Mercoledì 27 Febbraio 2002