GLOSSARIO

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Accountability
traduzione difficilissima di un termine che riassume la rivendicazione da parte delle cittadine e dei cittadini di avere da parte del proprio governo trasparenza e mantenimento degli impegni. Chiedendo accountability ai propri governi sugli impegni che saranno presi a Pechino, le donne e le loro organizzazioni chiedono che tali impegni siano attuati, che i governi rispondano della loro attuazione e che questa avvenga in modo trasparente e partecipativo.

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Adozione
Approvazione del testo definitivo di una convenzione da parte del comitato che l’ha scritta. In seguito all’adozione, il documento è pronto per essere sottoscritto, ratificato o perché un paese vi possa aderire.

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Adesione
L’atto con il quale un paese diventa stato parte di un trattato, precedentemente negoziato e firmato da altri Stati. L’adesione ha lo stesso valore legale di una ratifica e solitamente si verifica dopo che il trattato è entrato in vigore.

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Convenzione
Un accordo internazionale tra nazioni. Esso può avere diversi nomi: trattato, convenzione, o patto.

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Empowerment
è ormai una parola d'ordine, non solo per Pechino, ma per il movimento internazionale delle donne in generale. Ne sono state tentate le più varie traduzioni: da responsabilizzazione (che francamente è tutta un'altra cosa), a rafforzamento, ad acquisizione di potere e/o di forza e/o di autorità. Capire il senso di questo termine è più semplice se si parte dal verbo to empower, cioè dare, o darsi e quindi acquisire, potere. Il sostantivo caratterizza quindi tutte le azioni da cui le donne, e soprattutto le loro organizzazioni, traggono un aumento della propria terza, del proprio potere, della l'orla contrattuale in un deternimato contesto o nella società in generale. L’empowerment è quindi considerato un obiettivo in sé, una caratteristica che deve acconipagnare tutte le rivendicazioni e le iniziative. uno strumento per meglio perseguire altri obiettivi.

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Entrare in vigore
Il trattato diventa un documento legale. Nel testo del trattato in questione, viene stabilito il numero di paesi che lo devono ratificare, affinchè possa entrare in vigore. Si tratta di un numero che può variare, da un minimo di due (nel caso delle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro) ad un massimo di 35 (nel caso dei patti sui diritti umani). La convenzione "entra in vigore" quando si raggiunge il numero di ratifiche prestabilito.

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Equality
è l'uso di questo termine, in contrapposizione con equity (vedi oltre), che ha suscitato le più accanite discussioni sulla Piattaforma. La traduzione è semplice: uguaglianza. Nei caso della Piattaforma di Pechino, i paesi che sostengono l'uso di questo termine (in prima fila l'Unione Europea) non lo intendono come negazione delle differenze, ma come pari opportunità nell'accesso a tutti i diritti: politici, sociali, economici, umani, riproduttivi, legali, ecc... Se passerà nella Piattaforma l'uso del termine equality, tutti i governi che la sottoscrivono dovranno impegnarsi a garantire ai propri cittadini e cittadine completa parità di diritti.

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Equity
ovvero equità, cioé trattamento equo e giusto, ma all'interno di un diverso ruolo "naturale". Se passerà nella Piattaforma l'uso di questo terinine (che piace soprattutto ad alcuni paesi arabi e centroamericani), i governi che la sottoscrivono si impegneranno a garantire alle proprie cittadine un trattamento non iniquo, ma non gli stessi diritti di cui godono i cittadini maschi.

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Firma
Indica che un paese sostiene gli scopi del documento, ma non è legalmente impegnato a rispettarne i provvedimenti finchè il proprio organo legislativo non li approvi ufficialmente.

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Gender/Genere
la traduzione è semplice, genere, ma non nel senso in cui è inteso in zoologia. Nel linguaggio del femminismo, e anche in quello dello sviluppo, l'uso del termine genere sta a definire che ci si riferisce non alla differenza biologica, universale e immutabile, nel tempo e nello spazio, tra donne e uomini espressa dal termine "sesso", ma ad una differenza sociale. Ogni società, cioè, in un determinato tempo e in un determinato luogo, costruisce una serie di rapporti, di ruoli, di aspettative intorno all'identità maschile o femminile: "devi fare questo perché sei un uomo. non devi fare quest'altro perché sei una donna", ecc... Come tutte le costruzioni sociali, i ruoli di genere non sono "naturali": possono presentarsi con modalità estremamente diverse da una società all'altra e possono cambiare. Accettare l'uso di questo termine. quindi, vuol dire accettare che i ruoli delle donne non siano "naturalmente" precostituiti e che le iniziative volte a modificare i rapporti di genere in una determinata società siano legittime e non "contronatura".

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Networking
è stata la parola d’ordine delle precedenti conferenze, e soprattutto dei Forum non governativi. La traduzione è meno controversa, anche se non si può risolvere con un parola sola: mettersi in rete. Sin dalla Conferenza di Copenaghen del 1980, int'atti, le organizzazioni delle donne hanno capito che per crescere e rafforzarsi era essenziale il rapporto e la collaborazione con altre organizzazioni. del proprio e di altri paesi. Sono così nate diverse reti, nazionali, regionali, internazionali, in tutte le aree del mondo. Nel concreto, fare networking significa conoscersi, informarsi, scambiare, cercare di attivare sinergie e di intraprendere iniziative comuni.

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Protocollo
Va ad aggiungersi al testo originario di una convenzione. Può includere ulteriori accordi o contenere emendamenti al testo originario, dovuti al mutare delle circostanze. Un protocollo può essere procedurale (ad esempio descrive le procedure per presentare una denuncia), o relativo al contenuto (ad esempio legato all’argomento di una denuncia).

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Ratifica
L’atto legale con cui un paese che ha firmato una convenzione dichiara di essere vincolato al rispetto del suo contenuto; solitamente una ratifica richiede l’approvazione della convenzione da parte dell’organo legislativo nazionale. Prima che una convenzione entri in vigore è necessaria la sua ratifica da parte di un determinato numero di paesi.

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Riserve
Vengono espresse quando un paese, nel momento in cui ratifica una convenzione, specifica di non accettarne determinate norme. Le riserve possono anche riguardare quali territori facenti parte di un paese siano coperti o meno da una convenzione. Alcune convenzioni non consentono riserve.

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Stati parte
Il nome con cui si indicano i paesi che hanno raficato una convenzione o che vi hanno aderito. I termini della convenzione sono vincolanti solamente per gli stati parte.

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Successione
Significa che uno Stato neo-formato ha accettato di ereditare i vincoli dei suoi predecessori nei confronti di un trattato.

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Trattato
Vedi convenzione. Solitamente un trattato si occupa di rapporti politici tra nazioni, mentre una convenzione si occupa di diritti umani e di questioni amministrative e tecniche.

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