Diritto a votare, essere eletto/a, partecipare alla vita politica


Si tratta dei più fondamentali fra i diritti denominati "politici".

I diritti politici riguardano quei diritti e quelle libertà che consentono alle persone la partecipazione alle attività pubbliche delle società a cui appartengono. Oltre al diritto di voto attivo e passivo e al diritto di accesso alla funzione pubblica, essi includono :
• il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza, di religione o credo, di opinione, di espressione e di informazione;
• il diritto alla adunata pacifica e alla libertà di associazione;
• il diritto a partecipare alla condotta degli affari pubblici direttamente o tramite rappresentanti liberamente scelti.

Secondo la "Guida ai diritti umani" dell’UNESCO, "in linea di massima i diritti politici sono applicabili immediatamente e direttamente, e sono diritti che garantiscono l’individuo "contro" lo Stato, per l’esattezza contro azioni illegittime e ingiuste da parte dello Stato. I diritti politici richiedono mezzi e metodi specifici di attuazione, tramite le procedure di comunicazione".

Il diritto di voto attivo e passivo, e di partecipazione alla vita politica, è affermato in primo luogo dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, nell’Articolo 21, che afferma:

1 . Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha il diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

L’articolo del Patto sui diritti civili e politici che sancisce questo diritto è stato commentato dal Comitato diritti umani dal punto di vista dell’eguaglianza fra i sessi, nella Raccomandazione generale 28.

Articolo 25

Ogni cittadino ha il diritto, e deve avere la possibilità, senza alcuna delle discriminazioni menzionate all'articolo 2 e senza restrizioni irragionevoli:
a) di partecipare alla direzione degli affari pubblici, personalmente o attraverso rappresentanti liberamente scelti;
b) di votare e di essere eletto, nel corso di elezioni veritiere, periodiche, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, che garantiscano la libera espressione della volontà degli elettori;
c) di accedere, in condizioni generale di eguaglianza, ai pubblici impieghi del proprio paese
Commento del Comitato diritti umani

Il diritto di partecipare alla gestione della cosa pubblica non viene pienamente attuato ovunque su base egualitaria. Gli stati devono:
- assicurare che la legge garantisca alle donne i diritti sanciti dall'articolo 25 alle stesse condizioni degli uomini
- adottare misure attive adeguate, comprese le azioni positive più appropriate, per promuovere ed assicurare le partecipazione delle donne alla gestione della cosa pubblica e alle cariche pubbliche.
- adottare misure efficaci, e non discriminatorie in base al sesso, per garantire che tutte le persone che hanno diritto di voto siano in grado di esercitare tale diritto.
Il Comitato richiede agli stati parte di fornire informazioni statistiche sulla percentuale di donne che ricoprono cariche pubbliche elettive, compreso, fra le altre cose, nei parlamenti, nella dirigenza statale e nella magistratura.


L’obbligo per gli stati di applicare tutti i diritti politici in maniera non discriminatoria è ribadito dalle due convenzioni internazionali contro le discriminazioni.

Convenzione sull’eliminazione della discriminazione razziale
Articolo 5
In ottemperanza agli obblighi fondamentali di cui all'art. 2 della presente Convenzione, gli Stati Parte si impegnano a vietare e ad eliminare la discriminazione razziale in tutte le forme ed a garantire a ciascuno il diritto all’uguaglianza dinanzi alla legge, senza distinzione di razza, colore della pelle o origine nazionale o etnica, in particolare nell’esercizio dei seguenti diritti: [..]
c. diritti politici, ed in particolare il diritto di partecipare alle elezioni, di votare e di presentarsi candidati in base al sistema del suffragio universale ed eguale per tutti, il diritto di partecipare al governo ed alla gestione della cosa pubblica, a tutti i livelli, nonché il diritto di accedere, a condizioni di parità, alle cariche pubbliche;


Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne
Articolo 7

Gli Stati parti prendono ogni misura adeguata ad eliminare la discriminazione nei confronti delle donne nella vita politica e pubblica del paese ed, in particolare, assicurano loro, in condizioni di parità con gli uomini, il diritto:
a) di votare in tutte le elezioni ed in tutti i referendum pubblici e di essere eleggibili in tutti gli organi pubblicamente eletti;
b) di prendere parte all'elaborazione della politica dello Stato ed alla sua esecuzione, di occupare gli impieghi pubblici e di esercitare tutte le funzioni pubbliche ad ogni livello di governo;
c) di partecipare alle organizzazioni ed associazioni non governative che si occupano della vita pubblica e politica del paese.

Articolo 8
Gli Stati parti prendono ogni misura adeguata affinché le donne, in condizione di parità con gli uomini e senza discriminazione alcuna, abbiano la possibilità di rappresentare i loro governi a livello internazionale e di partecipare ai lavori delle organizzazioni internazionali.

Nonostante la chiarezza di queste norme, il terreno della partecipazione alla vita politica rimane uno di quelli in cui l’obiettivo di una vera eguaglianza fra i sessi è più lontano dall’essere raggiunto, in tutti i paesi del mondo.

Le donne nei processi decisionali di natura politica


Per approfondire

nella biblioteca I TEMI

- politica

nella biblioteca I TESTI

- Convenzione sui diritti politici delle donne
- Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali e relativi protocolli
- Piattaforma di Pechino, area critica "donne e processi decisionali"
- Conclusioni concordate CSW, "donne e processi decisionali"
- Documento conclusivo "Pechino+5"